Le Mele Cotogne sono parenti strette, delle ben note, mele e pere. L’importanza di questo frutto è legata però anche alle sue numerose proprietà e benefici. La mela cotogna è infatti ricca di vitamine A, B1, B2, C e PP, di acido malico, di sali minerali tra cui potassio, calcio, zolfo, magnesio e fosforo. I pochi zuccheri e il basso contenuto calorico (circa 26 calorie per 100 grammi di prodotto) la rendono un alimento adatto a chi soffre di diabete o deve seguire un’alimentazione a regime dietetico. Essa contiene anche fibre e proteine. Grazie all’alta presenza di tannini e alla loro azione protettiva della mucosa intestinale, la mela cotogna ha proprietà emollienti, sedative (rimedio naturale efficace contro la tosse), antibatteriche, antinfiammatorie dell’apparato digerente, toniche e astringenti. Se consumata cotta invece ha proprietà lassative,
In Cucina: la mela cotogna viene utilizzata come detto per produrre confetture, ma anche per la preparazione di mostarde, liquori, distillati e gelatine. In particolare dalla mela cotogna viene prodotta la cotognata, una particolare gelatina in pezzi propria di Codogno, in provincia di Lodi, e famosissima anche nel Ragusano, nell’area dell’Etna e nel Salento. Nel parmense vicino a Roccabianca viene invece prodotto un liquore chiamato sburlon (“spintone” in dialetto parmigiano, poiché si riteneva che bevendolo a fine pasto si potesse dare una sorta di spinta alla digestione). La confettura di mele cotogne è stata riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali come Prodotto agroalimentare tipico su proposta della regione Abruzzo.
Curiosità: è un frutto originario delle regioni intorno al Mar Caspio e della Persia, ed era già conosciuto ai tempi dei Babilonesi, dei Greci e dei Romani. La mela cotogna è un frutto leggendario, si narra che ai tempi degli Dei essa fosse considerata un simbolo di buon auspicio e fecondità nei banchetti matrimoniali, e che rappresentasse l’emblema di Venere, dea dell’amore.
I semi di questo frutto vengono utilizzati in settori come l’industria cosmetica e farmaceutica, poiché da essi viene estratta la pectina, un addensante, e per le loro proprietà emollienti, ma anche nell’ambito culinario, per la realizzazione di alimenti come il gelato e la carne in scatola, e nell’industria tessile, per la produzione dell’appretto per le stoffe.