Descrizione
I Fichi del Salento dominano e dominavano il paesaggio di questa terra. Esistono oltre 150 varietà di fichi e si dividono a BUCCIA VERDE (Abate, Signura, San Giovanni, Processotto, Dottato, Frecazzano bianco, Frecazzano rosso, Rigati, Griki, Della Mota, Natalini, Pacci, Piru, Paradiso, Rizzeddhri, Arnea), a BUCCIA NERA (Turca, Brogiotto, Abbondanza, Marangiana, Russeddhri, Morettina) e FIORONI A BUCCIA VERDE E NERA (San Giovanni Brogiotto Nero, Frecazzano Bianco Rosso).
Sono dolcissimi, succulenti e carnosi. Hanno un elevato contenuto di zuccheri e forniscono 47 Kcal per 100 grammi di prodotto. L’acqua ne costituisce l’82% in peso. Nel fico si annovera un cospicuo contenuto di carboidrati (11%), circa il 2% di fibre, l’1% di proteine e pochissimi grassi (0,2%). I fichi sono un concentrato di sali minerali, in particolare potassio, magnesio e ferro, ma anche le vitamine antiossidanti rivestono un ruolo importante e in ambito fitoterapico vengono utilizzati come emollienti ed espettoranti, rimineralizzanti, lassativi, disinfettanti del cavo orale (decotto di lattice), antinfiammatori e calmanti della tosse.
I fichi secchi arrivano a 280 calorie per 100 grammi di prodotto e perciò vanno consumati con moderazione da quelle persone che hanno problemi di linea.
In Cucina: generalmente vengono consumati freschi, al naturale. Ottimo aggiunto alle macedonie e ai dolci ma gustoso anche per accompagnare preparazioni salate o negli antipasti abbinato soprattutto con il prosciutto o il salame o formaggi, anche per accompagnare carni rosse, coniglio e selvaggina. Diffusissimo ormai, come prodotto tipico della zona è il fico secco così com’è, oppure farcito con noci, mandorle, arancia, cannella o altri aromi e ricoperto con del buon cioccolato. Inoltre, il fico, viene usato per la preparazione di confetture, composte e liquori, un esempio è il fico affogato nel porto o nel whisky.
Curiosità: il fico è stato uno dei primi alberi coltivati dall’uomo e nell’antichità si pensava che il frutto, se mangiato, giovava al sangue e al pensiero, alla parola e all’amicizia. Se un bambino o un adulto era balbuziente bisognava portarlo sotto un albero di fico perché aveva il potere di sciogliere la lingua e facilitare la favella.
I fichi normalmente vanno raccolti a completa maturazione, nella ore più calde e più asciutte della giornata, cogliendoli con tutto il peduncolo. Il lattice di foglie e rametti di fico sono stati usati in passato per far cagliare il latte, nella produzione di formaggi artigianali.