Descrizione
Viene detta anche “bieta” o “bida” o semplicemente “coste”. Coltivata prettamente nell’agro salentino, è una verdura della famiglia delle Chenopodiacee dal fusto erbaceo e grandi foglie verdi, lucide, di colore intenso, con sviluppate nervature centrali. Ha un sapore dolce e se ne mangiano le foglie e la parte del torsolo tenera e carnosa. La bietola da coste può essere usata come i cardi, utilizzando solo le coste e senza usufruire della lamina. La bietola verde da taglio è praticamente usata come gli spinaci, anzi, da qualcuno è preferita perché più dolce. La bietola da coste è ricca di vitamina A, C e K, nonché di acido folico (che aiuta a metabolizzare il ferro). L’alto contenuto di sali minerali (in particolare di Calcio, Magnesio e Potassio) offre un buon mix per combattere l’osteoporosi mentre la ricchezza di fibre migliora l’attività intestinale ed è indicata per chi soffre di stipsi.
In Cucina: può essere usata per la preparazione dei pizzoccheri valtellinesi. Oltre che lessata e ripassata in padella, insaporita a piacere, si possono preparare sformati, frittate, focacce ed è molto usata in sostituzione degli spinaci. Ben lavate, le coste si mettono a lessare in acqua, poco salata, quando bolle, senza farle cuocere troppo in modo che non si spappolino. Le si può puoi condirle con burro e parmigiano, oppure metterle in forno con formaggio e pangrattato. Può essere utilizzata anche cruda, nelle insalate.
Curiosità: le bietole devono essere acquistate e consumate freschissime perché sono facilmente deperibili. È semplice capire quando non sono fresche, perché il gambo perde il caratteristico colore bianco e le foglie appaiono appassite. Con le bietole si può preparare un decotto indicato nelle infiammazioni del sistema urinario, nella stitichezza e anche nelle emorroidi: far cuocere 50 g di foglie in 1 litro d’acqua per circa 20 minuti, poi filtrare. Bere 2 tazze al giorno di decotto fino alla scomparsa dei disturbi.